Arriva la UC? Rinspeed, una microcar elettrica che si ricarica in treno
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Nasce in Svizzera la citycar elettrica ideale per i piccoli spostamenti e in grado di ricaricarsi su un treno speciale
Si presenta come un’idea sicuramente innovativa e originale la UC? Rinspeed, una microcar elettrica grande come una Smart e dotata di due posti che presenta la particolarità di poter essere ricaricata sul treno.
La vettura arriva dalla Svizzera e si pone l’obiettivo di essere il punto di incontro tra la mobilità personale e il trasporto pubblico. L’auto è infatti adatta per un utilizzo su brevi distanze e il suo scopo è quello di consentire ai pendolari di coprire il tragitto casa-stazione ferroviaria, sarà poi il treno il mezzo complementare per continuare il viaggio sui percorsi più lunghi, così come sarà il treno, opportunamente modificato, a rifornirla con l’energia elettrica durante il viaggio.
Le dimensioni della microcar che Rinspeed presenterà al Salone di Ginevra sono infatti molto compatte, la sua lunghezza è di soli 2,70 metri e la sua larghezza è di 1,41 metri, il corpo vettura richiama quello della Smart, seppur nella sua linea non sono pochi i richiami all’italianissima Fiat 500, come si nota dai fari anteriori e dall’andamento della fiancata. Il motore elettrico è di tipo asincrono e fornisce 30 kw di potenza e 130 Nm di coppia, per una velocità massima di 120 km/h sicuramente sufficiente al tipo di impiego della vettura.
All’interno la UC? Rinspeed, il cui nome sta per “urban commuter”, lascia disorientati i guidatori a causa dell’assenza del volante, la vettura si guida infatti con una specie di joystick posizionato esattamente al posto della leva del cambio: una soluzione futuristica degna dei migliori film della fantascienza.[!BANNER]
Il progetto alla base della microcar va quindi al di là di una semplice vettura elettrica e il costruttore svizzero Rinspeed è intenzionato a coinvolgere alcune compagnie ferroviarie per realizzare insieme la miglior soluzione per la mobilità del domani. La proposta è molto interessante e in Svizzera sembrano scommettere sulla sua reale fattibilità, tanto da essere convinti che il modello arriverà davvero alla produzione in serie.
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