Tunisia: tempi duri per le Ferrari della "casta"
:format(webp)/staging.motori.it/app/uploads/2017/03/007745.jpg)
Dopo la 599 GTB Fiorano dell’ex presidente tunisino, anche la Ferrari California di un membro del governo è stata distrutta dalla folla.
Le proteste che hanno avuto luogo in Tunisia hanno cambiato il Paese con violenti scontri e rivolte. Ma hanno anche lasciato dei brutti ricordi in fatto di automobili, dato che molte sono state distrutte, incendiate o anche solo danneggiate. A farne le spese sono state anche alcune Ferrari: oltre alla 599 GTB Fiorano gialla del presidente Zine El Abidine Ben Ali – caricata mestamente su una gru dopo essere stata danneggiata – anche una Ferrari California di proprietà di un membro della famiglia dell’ex numero uno tunisino è stata resa inservibile.
In questo caso, tutto è avvenuto con meno clamore: niente esposizione mediatica, ma una scientifica e pedissequa distruzione “a mano” effettuata in un box privato, con prelevamento delle parti migliori o più rappresentative, come le ruote o i loghi del cavallino rampante, che fanno gola a ogni latitudine.
Con somma sorpresa di molti, nessuno ha pensato di prelevarla per farci un semplice giro e provare dal vivo (almeno per pochi minuti) cosa voglia dire sedersi al volante di un’auto di Maranello.[!BANNER]
Ti potrebbe interessare
:format(webp)/staging.motori.it/app/uploads/2024/11/14949-1.jpg)
:format(webp)/staging.motori.it/app/uploads/2024/11/csm-20241106-start-of-tyre-production-with-certified-carbon-black-01-bfef4de32b-e1731401509550.jpg)
:format(webp)/staging.motori.it/app/uploads/2024/11/061-1jpg-e1731342576649.jpg)
:format(webp)/staging.motori.it/app/uploads/2024/11/milanoautoclassica-1.jpg)