Nuovi incentivi auto 2023: quando partono e cosa prevedono?
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Gli incentivi auto 2022 rimarranno disponibili fino al 31 dicembre ma dal 2023 riapriranno le prenotazioni per tutte le categorie di vetture, incluse quelle ad alimentazione benzina e diesel. Gli attuali contributi hanno infatti durata triennale, dal 2022 al 2024, nell’ambito del più ampio programma a supporto della riconversione ecologica dell’industria automobilistica predisposto fino al 2030. Ricordiamo pertanto i nuovi incentivi auto 2023: quando partono e cosa prevedono?
Incentivi Auto 2023-2024: i fondi stanziati dal governo
La misura, proposta dal ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, stanzia 650 milioni l’anno per il 2022, il 2023 e il 2024. In tutto si tratta di quasi 2 miliardi di euro di aiuti spalmati in tre anni. Le risorse messe a disposizione provengono dal Fondo Automotive, che a sua volta ha una dotazione finanziaria complessiva di 8,7 miliardi fino al 2030.
Cosa si potrà acquistare con il bonus
I fondi sono suddivisi in:
- 250 milioni per le auto elettriche.
- 220 milioni per le ibride plug-in.
- 170 milioni per le auto termiche a basse emissioni.
- 10 milioni per motocicli e ciclomotori non elettrici.
- 15 milioni per veicoli totalmente elettrici della categoria L1e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7e.
Come funzioneranno i nuovi incentivi auto 2023-2024?
Incentivi per le auto
Per quanto riguarda le auto i privati avranno a disposizione incentivi che andranno dai 2.000 ai 7.500 euro a seconda della tipologia di auto.
- Auto elettriche (fino a 35.000 euro): 4.500 euro senza rottamazione, 7.500 con rottamazione.
- Auto Plug-in ( Fino a 45mila euro e 21-60 g/km di CO2): 3.000 euro senza rottamazione, 6.000 euro con rottamazione.
- Auto ibride, benzina e mild hybrid (61-135 g/km di CO2): bonus di 2.000 euro disponibile solo con rottamazione di auto Euro 5.
Incentivi per furgoni e veicoli commerciali elettrici
Gli incentivi per i veicoli commerciali 2022 si dividono in contributi per categoria N1 e N2. Il totale dei fondi stanziati ammonta a 10 milioni nel 2022, 15 milioni nel 2023 e 20 milioni nel 2024. Per i veicoli commerciali leggeri (categoria N1) è previsto un contributo di € 4.000 per i mezzi fino a 1,5 tonnellate, e di € 6.000 per quelli fino a 3,5 tonnellate con la contestuale rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 4. Per i veicoli commerciali più pesanti (categoria N2) i contributi sono pari a € 12.000 per i mezzi fino a 7 tonnellate e a € 14.000 per mezzi superiori a 7 tonnellate e fino a 14 tonnellate con la contestuale rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 4.
Incentivi per ciclomotori e motocicli
I nuovi incentivi riguardano i ciclomotori e i motocicli elettrici.
- Senza rottamazione del vecchio scooter, il bonus prevede uno sconto del 30% sul prezzo di acquisto fino a un massimo di 3.000 €.
- Con la rottamazione del vecchio scooter il bonus è pari al 40% sul prezzo di acquisto fino a un massimo di 4.000 euro.
Incentivi per società di car sharing e autonoleggio
Gli incentivi statali sono indirizzati anche alle persone giuridiche che svolgono attività di noleggio e alle Piccole e Medie Imprese (PMI) che svolgono attività di trasporto in proprio o in conto terzi. In questi casi i bonus riguardano l’acquisto di auto a ridotto impatto ecologico con sconti che partono da 1000 euro e possono arrivare fino ad un massimo di 2500 euro
Quando partono gli incentivi auto 2023-2024 e quanto dureranno
A partire dal 25 maggio, saranno disponibili i nuovi incentivi auto. Per ora i fondi stanziati sono previsti fino al 2024 e fino ad esaurimento delle risorse.
Come richiedere gli incentivi e i documenti necessari
Ad ottenere gli incentivi direttamente sono i rivenditori. Questi li corrispondono ai clienti sotto forma di uno sconto. Saranno poi le imprese costruttrici o importatrici del veicolo venduto a rimborsare al concessionario rivenditore l’importo del contributo. Il concessionario, dunque, si deve registrare alla piattaforma dedicata realizzata dal Governo e richiederlo per conto dei suoi clienti che vogliono acquistare una nuova auto. Le imprese costruttrici o importatrici, a loro volta, recuperano il contributo sotto forma di credito d’imposta utilizzabile in compensazione nel momento del pagamento delle tasse presentando l’F24 all’Agenzia delle Entrate.
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