Lexus IS Hybrid 2017: la prova su strada
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Di solito, quando si guarda il listino per scegliere una berlina premium compatta, subito si getta l’occhio sulle validissime tedesche. I nomi li conosciamo tutti, per cui è inutile ripeterli, poi però, ecco che spunta un’alternativa giapponese, ibrida. Si’ avete capito bene, si tratta della Lexus IS, che abbiamo provato dopo l’inevitabile restyling di metà carriera. Non è stata rivoluzionata, e francamente non ce n’era bisogno, ma è stata rivista in alcuni dettagli per renderla ancora più appetibile.
Esterno: linee affilate ma con stile
L’esterno della Lexus IS è unico, originale, e già questo potrebbe essere sufficiente per prenderla in considerazione, bella con il frontale che scende verso il basso e aggredisce la strada con le grandi prese d’aria rinnovate, la nuova calandra e gli immancabili nuovi gruppi ottici a LED. Intrigante con la fiancata che presenta una linea di cintura avvolgente e nuovi cerchi in lega, e affascinante con la coda corta e alta, quasi da coupé. Non passa inosservata, soprattutto nella colorazione bianca dell’esemplare provato, che brilla al sole e accentua ogni sfumatura delle linee taglienti, tipicamente giapponesi, ma organizzate con stile europeo.
Interno: comfort assoluto
L’abitacolo della Lexus è originale almeno quanto l’esterno, con le sedute basse, la plancia dalla strumentazione digitale che si amplia al tocco di un pulsante sul volante, e poi il grande schermo da 10,3 pollici che si gestisce con il pratico touchpad, anche perché troppo in là per essere manovrato con le dita. Ma questa è una scelta degli uomini Lexus e comunque funziona, per cui non disturba neanche la generazione attuale degli automobilisti 4.0, abituati agli schermi touch degli smartphone. Materiali di pregio, come sempre, e possibilità di variare le modalità di guida per rendere l’auto più dinamica o parsimoniosa, ma in generale una cura del dettaglio che non teme il confronto con le tedesche e sfocia nel commovente quando ci si rende conto che l’impianto audio presente nella vettura in prova è un Mark Levinson da 15 altoparlanti per una purezza del suono assoluta. Certo, rimane il freno di stazionamento a pedale, e forse questa è l’unica pecca di un interno ineccepibile, oltre alla visibilità posteriore che è comunque incrementata dall’immancabile retrocamera.
Al volante: silenzio ed equilibrio
Dalle linee si può immaginare un’auto aggressiva e tagliente anche tra le curve, ed in effetti questa Lexus può esserlo, vista la presenza della trazione posteriore e di uno sterzo preciso, ma bisogna sempre ricordare la sua natura ibrida, confermata dal motore 2.5 a 4 cilindri a ciclo Atkinson che lavora insieme ad un’unità elettrica per erogare una potenza generale di 223 CV ed una coppia di 221 Nm. Insomma, la IS non difetta di sprint, e l’accelerazione da 0 a 100 km/h coperta in 8,3 secondi lo testimonia, ma quando si mette in moto e si procede nel silenzio assoluto si capisce che la sua guida è comunque improntata alla fluidità, ed in effetti anche l’ottimo assorbimento delle sospensioni invoglia a macinare chilometri senza fretta. Anche perché nelle frenate più impegnative bisogna fare l’abitudine ad un comando che aiuta anche alla ricarica delle batterie e risulta differente nella modulabilità rispetto ad un pedale tradizionale. Il cambio automatico non ama essere strapazzato, ma nell’uso comune è così piacevole che non si avvertono quasi i passaggi da un rapporto all’altro. Ecco, la IS ci ha consentito di fare tanta strada nel massimo del confort, e senza accaldarci, grazie ai validi sedili anteriori ventilati, ci ha coccolato con un impianto audio di solito riservato alle sorelle maggiori, e, comunque, è riuscita anche a divertirci tra le curve, il tutto con medie di consumo tra i 15 ed i 16 km/l, con picchi molto più interessanti in città.
Prezzo: da 38.200 euro
Il costo della Lexus IS è commisurato al valore dei suoi contenuti, che nella versione restyling offrono tanto anche dal punto di vista della sicurezza attiva: dal sistema di mantenimento della carreggiata a quello che va a monitorare l’angolo cieco dei retrovisori. Si parte dai 38.200 euro della versione base e si arriva ai 50.700 euro della variante Luxury, mentre la Sport, secondo noi la più intrigante, ha un costo di 44.950 euro.
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