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Italiani e l'auto: un rapporto sempre più difficile

Di Andrea Barbieri Carones
Pubblicato il 25 gen 2011
Italiani e l'auto: un rapporto sempre più difficile
Un sondaggio a livelloe europeo effettuato da Europcar e Ipsos ha mostrato che è in calo l'amore degli italiani verso l'auto.

Un sondaggio a livelloe europeo effettuato da Europcar e Ipsos ha mostrato che è in calo l’amore degli italiani verso l’auto.

La terza edizione dell’Osservatorio sui Trasporti e la Mobilità condotto dall’azienda di noleggio auto Europcar, in collaborazione con l’istituto di sondaggi Ipsos, ha mostrato che il 55% degli italiani ha in previsione di rinunciare all’auto di proprietà. Difficoltà economiche o improvvisa coscienza ambientale? Dare una risposta precisa è difficile, anche perché l’indagine in oggetto ha cercato di capire le abitudini degli europei in questo campo intervistando 6.000 persone in 7 Paesi europei come Belgio, Francia, Germania, Italia, Portogallo, Spagna e Regno Unito.

Uno degli elementi principali emersi è che 9 guidatori europei su 10 hanno cambiato le abitudini di guida e di utilizzo della propria auto, soprattutto per motivi economici visto il caro benzina, il caro polizza (soprattutto in Italia) e il traffico. Già, il traffico: nel 2010 gli europei che pensano che un’auto renda liberi e indipendenti è scesa al 58% con i britannici che passano dal 69 al 61% e i tedeschi che passano dal 57 al 54%.

Ma questi Paesi forse sono meglio organizzati in fatto di strade e trasporti pubblici. Proprio questi mezzi vorrebbero essere utilizzati dall’82% degli europei come alternativa al proprio mezzo.

Meno attraente il noleggio auto, che rappresenta un’alternativa per il 48% degli europei (in Spagna il 54% e in Francia il 52). Ancor meno il carpooling (45%) e i veicoli a due ruote (37%).

Guardando in Italia, ben 7 automobilisti su 10 ha dichiarato di guidare la macchina con più parsimonia, magari andando più piano per consumare meno. Il 66% (contro il 62% degli europei) la guida meno e il 60% (contro il 55%) utilizza più i mezzi pubblici. Quando funzionano.[!BANNER]

Il 2010 ha sancito un po’ la fine della seconda e della terza auto, almeno per il 55% degli italiani che ha dichiarato di rinunciarvi contro il 39% degli europei. Motivo? Risparmiare soldi, per limitare le spese relative alle auto e per motivi ecologici.

La coscienza ecologica dell’Italia – sotto certi punti di vista inaspettata – emerge nel dato riguardante l’interesse a guidare veicoli a basse o nulle emissioni: il 74% dei residenti nel Bel Paese lo farebbe (contro una media europea del 64%) e il 34% sarebbe disposto a pagare di più per noleggiare questo tipo di veicolo (contro 31% in Europa).

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