GP di Francia: il meglio e il peggio
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Il GP di Francia di F1 ha rappresentato una debacle per la Ferrari e ci ha consegnato un Verstappen maturo, ed una Mercedes in decisa risalita.
Il meglio del GP di Francia
Tra il meglio del GP di Francia troviamo un Verstappen così maturo che sembra Alain Prost ai tempi della Williams ma con solo 25 primavere sulle spalle. In altri tempi Max avrebbe buttato fuori pista i suoi avversari, li avrebbe chiusi in partenza senza tanti complimenti. In Francia no, si è accodato a Leclerc, l’ha lasciato fare e poi ha amministrato il vantaggio su Hamilton come se dietro avesse un automobilista qualunque in coda per la strada delle vacanze.
Risalendo da fondo si è unito al gruppo dei migliori di giornata anche Sainz. Quando sente l’occasione di dimostrare che anche lui può essere una prima guida, lo spagnolo ingerisce 10 Naga Morich, e la sua F1-75 diventa cliente al punto da concedersi sorpassi all’esterno che scatenano entusiasmo nelle tribune. Non sale sul podio per colpa di un pit-stop conservativo, ma nel giorno del disastro di Leclerc fa splendere la sua stella con luce accecante.
La Mercedes a due punte rappresenta anch’essa il meglio del GP di Francia. Hamilton al GP numero 300 ha più entusiasmo di Russell e coglie un secondo posto che sa di leggenda. Russell beffa alla grande Perez e sale sul podio a conferma che questa coppia di piloti è forse la più competitiva del lotto. Con gli aggiornamenti in arrivo in Ungheria le frecce d’argento possono tornare a far paura, perché il prossimo step è tornare a vincere.
Il peggio del GP di Francia
Il peggio in assoluto nel GP di Francia si è visto in occasione dell’errore di Leclerc. Il predestinato, vittima di un soprannome che lo porta costantemente a fare scongiuri, vede allontanarsi il titolo mondiale per un errore gratuito che è simile ad un mini break subito al tie-break del quinto set in una finale di Wimbledon. Da oggi Verstappen deve amministrare un punteggio che gli regala la solida liquidità di una banca svizzera, e con la consapevolezza che la pressione è tutta sulle spalle di Leclerc.
Arriva quarto e porta punti pesanti nel mondiale costruttori, ma Perez in Francia entra di diritto nel club dei peggiori. Prima si fa sverniciare da Sainz all’esterno, poi cade in letargo e nella ripartenza finale viene scalzato dal podio da Russell. Tenta in tutti i modi di recuperare ma non ce la fa, Mercedes ringrazia e Verstappen è indifferente nella conferenza stampa di fine gara.
Sul carro dei peggiori sale anche Vettel e non è una novità. L’Aston Martin non convince in qualifica, e in gara è difficile risalire dal fondo. Ma il fondo Vettel sembra che lo stia toccando a livello di carriera. Non ha la cattiveria agonistica di Alonso, non ha gli exploit di Raikkonen, ed in Francia non riesce nemmeno a superare Stroll. Se questo non è un segno di declino, poco ci manca…
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