Fiat: quotazione in Borsa per la Ferrari?
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Nella strategia di Sergio Marchionne c’è la possibilità di una quotazione in Borsa di Ferrari. Obiettivo: finanziare la scalata in Chrysler.
In occasione della presentazione del lancio ufficiale della Fiat Freemont si ritorna a palare della possibilità che la Ferrari venga quotata in Borsa. “Non c’è ancora nulla di sicuro: per ora è soltanto un’opzione che stiamo valutando attentamente” ha detto Sergio Marchionne.
Il Gruppo Fiat controlla il 90% dell’azienda di Maranello e non è la prima volta che si parla dell’Ipo Ferrari, che garantirebbe al Lingotto le risorse necessarie per proseguire nella scalata di Chrysler e negli investimenti necessari a produrre nuovi modelli di auto.
La strategia Marchionne è ben chiara: l’essere arrivati a detenere il 52% della Casa del Michgan permetterà a Fiat di mettere le mani sugli eventuali profitti extra che incasserebbe il sindacato americano Uaw (United Auto Workers) dalla vendita delle propria quota in Chysler in caso di sua quotazione a Wall Street. Ma è proprio quest’ultima operazione che, de facto, escluderebbe l’ipo di Ferrari visto che non ci sarebbe una immediata necessità di liquidità.
Se invece il colosso di Detroit non venisse quotato e Marchionne volesse continuare la crescita all’interno della società, ecco allora che il 39% delle quote di Ferrari potrebbero finire sul mercato azionario, con Fiat sempre in possesso della maggioranza assoluta.
Il manager italo-canadese ha concluso dicendo che una eventuale quotazione di Chrysler non avverrà comunque nel 2011, aprendo forse alla possibilità di un più rapido sbarco borsistico di Ferrari.
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