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Downsizing: la guerra delle ammiraglie

Di Francesco Donnici
Pubblicato il 12 nov 2010
Downsizing: la guerra delle ammiraglie
La corsa per abbattere consumi ed emissioni vede da parte di Mercedes, Audi e BMW soluzioni contrapposte tra diesel molto efficienti e sistemi ibridi

La corsa per abbattere consumi ed emissioni vede da parte di Mercedes, Audi e BMW soluzioni contrapposte tra diesel molto efficienti e sistemi ibridi

L’era del downsize nel settore dell’automotive ha sdoganato l’utilizzo di motori di modesta cilindrata, tipicamente turbocompressi e utilizzati sempre più spesso su auto sportive e su ammiraglie di rappresentanza. L’obiettivo di questa filosofia progettuale ha lo scopo di ottimizzare l’efficienza dei motori, senza però pregiudicare le prestazioni.

Mercedes: quattro cilindri per la Classe S

Una delle grandi berline che ha fatto da apripista a questa nuova era è stata la Mercedes Classe S declinata nella versione 250 CDI BlueEfficiency, dotata del piccolo quattro cilindri turbodiesel common rail da 2.2 litri a doppia sovralimentazione. In questa configurazione l’ammiraglia di Stoccarda sviluppa 204 CV di potenza e 500 Nm di coppia massima già a 1600 giri, che le permettono di raggiungere i 100 km/h in soli 8,2 secondi e di toccare i 240 km/h di velocità massima.

Ma il vero “plus” di questo modello si trova nei dati relativi al consumo e alle emissioni inquinanti, che risultano veramente contenute, visto le generose dimensioni e l’imponente mole della vettura. Il costruttore tedesco dichiara per la 250 CDI un consumo medio di soli 5,7 litri ogni 100 km percorsi e 149 g/km di anidride carbonica emessa.

Audi: motore piccolo e ibrido per la A8

Ovviamente l’agguerrita concorrenza non poteva rimanere a guardare e infatti poco tempo dopo la presentazione ufficiale della S 250 CDI, Audi ha subito annunciato l’arrivo nel prossimo futuro di una versione entry-level della A8. I tecnici teutonici per non sminuire le caratteristiche della vettura, non adotteranno un propulsore compatto diesel, ma bensì sfrutteranno la piattaforma ibrida presa in prestito dalla Q5 Hybrid e caratterizzata dal 2.0 litri TFSI da 200 CV abbinato ad un’unità elettrica da 45 CV. La futura Audi A8 Hybrid è già in fase avanzata di collaudo e sarà lanciata sul nostro mercato nel corso del 2012.[!BANNER]

BMW: ibrido sì, ma solo a 6 cilindri

Lo schema ibrido verrà seguito anche dalla BMW – altro leader nel settore delle ammiraglie – che per la sua Serie 7 continuerà a proporre solo motori a 6 cilindri in linea, V8 e V12. Proprio le versioni sei cilindri verranno proposte con una piattaforma ibrida chiamata ActiveHybrid, utilizzata in futuro anche per altri modelli della Casa bavarese. 

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